
Carnia '700
La città di Tolmezzo
La Carnia del Settecento è caratterizzata da un impetuoso sviluppo industriale grazie a personalità di levatura internazionale come Jacopo Linussio. Questo fatto determina una crescita sociale ed economica dell’intero territorio, in particolare della città di Tolmezzo: si innalzano palazzi, si costruiscono o ridisegnano chiese da arricchire con opere d’arte, si abbelliscono le case con nuovi oggetti e suppellettili. Tolmezzo è la capitale morale del rinascimento settecentesco della Carnia. Qui Linussio colloca la sua azienda-madre ancor oggi imponente nelle dimensioni; qui edifica il palazzo celebrativo del suo successo imprenditoriale; qui contribuisce al rifacimento del Duomo, affinché sia più adeguato al nuovo stato sociale della città. Ed è qui che chiama alcuni tra i più conosciuti artisti di scuola veneta delperiodo per rendere il tutto ancora più sfarzoso e alla moda. Di tanta volontà sono rimaste molte tracce: l’elegante Duomo (1750), progetto di Domenico Schiavi, con importanti dipinti di Grassi (voluti dallo stesso Linussio), Fontebasso, Novelli, Gaspare Diziani... e affreschi di Antonio Schiavi oltre a una seicentesca pala del Bassano, prestito veneziano. Settecenteschi sono anche la Chiesetta di S. Caterina che racchiude una bella pala d’altare attribuita a Pomponio Amalteo, Palazzo Frisacco sede di mostre d'arte, Palazzo Campeis sede del Museo Carnico delle Arti Popolari. Di Palazzo Linussio, ora proprietà militare, è possibile ammirare solo l’esterno e visitare la deliziosa Cappella dell’Annunziata opera anch’essa dello Schiavi (text:adsglen).